Sunday afternoon

Posted: September 3rd, 2008 | Author: | Filed under: La Sortie de l'école | Comments Off on Sunday afternoon
 
 Sono negli States da un mese, e non avevo ancora ceduto.
Ma qui nessuno ci fa caso, nessuno lancia guerre alle multinazionali, se le compagnie petrolifere sono cattive è perchè il prezzo della benzina è troppo alto, se mi compro l’auto ibrida è perchè la benzina costa troppo, con buona pace del riscaldamento globale. Tempo fa era stata tracciata una linea in città, a demarcare quali villette si sarebbero salvate e quali sarebbero state sommerse dall’innalzamento del livello dell’oceano a seguito dello scioglimento dei ghiacci polari… ma ora è stata cancellata, qualcuno si sarebbe potuto allarmare…
Tra uno starbucks e l’altro, ce ne sarà uno ogni cento metri, decine di homeless chiedono l’elemosina. Sono tutti americani tutti bianchi, in maggioranza hanno superato la cinquantina. In un paese in cui lo stato sociale non esiste, non passa neanche per la testa di aiutarli concretamente… il passante di turno allunga "one buck", un dollaro, avanzato dall’acquisto di un panino grondante colesterolo, come premio per un’esibizione musicale… poco più avanti un altro senzatetto, cartello di cartone con chitarra sbarrata e scritta "sorry, no talent". Nessuno straniero a chiedere l’elemosina, qui per entrare uno deve avere un permesso di lavoro, la povertà pare riservata a chi ha la cittadinanza. Mi domando se sia un’eccezione, questa della "American Riviera", o se sia così in tutto il paese. E c’è ancora chi, per ringraziare il proprio paese del trattamento, erige sculture di sabbia raffiguranti marines sulla spiaggia.
Sto seduto su una panchina, in una strada in finto stile coloniale spagnolo, un hot dog nella mano, un bicchiere nell’altra. Non sono riuscito a dire di no agli occhioni neri della cassiera, che non concepiva il fatto che potessi rifiutare una bevanda gratis.

Parafrasando Godard: siamo figli di Marx e della Coca Cola.

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