Atomic neanderthals

Posted: June 6th, 2011 | Author: | Filed under: L'age d'or | Comments Off on Atomic neanderthals

Into Eternity di Michael Madsen è un film di fantascienza, per due ragioni: una apprezzabile, l’altra no.

In teoria, si tratta di un documentario su Onkalos, il primo sito per lo stoccaggio permanente di scorie nucleari, in corso di costruzione in Finlandia e destinato a durare finché il suo contenuto non sia più pericoloso per l’uomo: almeno 100.000 anni.

La portata temporale del progetto è tale da suggerire di per sé uno scenario da fantascienza, ben reso nelle scene che mostrano le attuali strutture temporanee di deposito e l’immenso tunnel sotterraneo di Onkalos, abbinate a musica classica e elettronica, fotografando la poesia inquietante dei macchinari, nello stile di 2001 A Space Odyssey.

Con un tocco post-apocalittico, invece, nei momenti in cui Madsen, illuminato da un fiammifero, racconta in forma di leggenda l’origine, l’apoteosi e la fine dell’energia nucleare e delle sue scorie – “l’ultimo raggio di luce della nostra civiltà”.

Suggestivo, ma via via che ci rendiamo conto che la massima preoccupazione degli ingegneri finlandesi è di assicurare che il tesoro seppellito ad Onkalos non venga riportato in superficie da imprevedibili esseri umani neo-paleolitici, ignari dei pericoli, resi curiosi dal mistero del sito e completamente rincoglioniti dalla prossima era glaciale (tra circa 60.000 anni), la fantascienza comincia a essere troppa.

Infatti, la dimensione paradossale di Onkalos non diventa un modo di contestare l’impiego dell’energia nucleare. Vero, Into Eternity si occupa di un problema che avremo in ogni caso, visto che sono ormai 50 anni che l’uomo usa energia atomica, e che abbiamo messo in circolazione tra 200.000 e 300.000 tonnellate di scorie pericolose.

Ma la difficoltà di spiegare ad alieni e post-umani che non dovranno usare materiale radioattivo per cuocere i toast, non è certo il punto più urgente della questione.

Anche perché, senza andare lontano nel tempo e nello spazio, bisognerebbe prima di tutto spiegare come stanno le cose a qualche neanderthal atomico che ha l’intenzione di aprire nuove centrali. Per esempio in Italia.

Senza parlare di questioni di potere, di decrescita, e in fondo nemmeno di ecologia, Into Eternity sottolinea come il nucleare abbia ancora al massimo 80 anni di profittabilità, e suggerisce incidentalmente che occuparsi delle scorie in modo adeguato aggiunga un costo enorme all’impiego di questa energia. In poche parole, l’energia nucleare non è una buona idea neanche dal punto di vista economico.

Quindi risparmiate pure i soldi del cinema, e andate al referendum.

 

Carlo


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