Du Levande

Posted: February 28th, 2012 | Author: | Filed under: L'age d'or | Comments Off on Du Levande

Film divertente, a volte feroce, costruito da Roy Anderssons come una serie di sketches abilmente legati sul filo della colonna audio, pieno di invenzioni di cinema puro. Il tema si potrebbe approssimativamente definire come l’insostenibile leggerezza dell’essere (curuccuruccucù-kundera): un’esistenza leggera perchè grottesca e insostenibile perchè insostenibile. Prima del bombardamento a tappeto su Stoccolma annunciato dalla scena finale, che presumibilmente non ne lascerà uno in vita, i vari personaggi saranno alle prese con fantasie d’amore, servizi bicentenari di porcellane appartenenti a nostalgiche famiglie neonaziste, il jazz dixieland, alzheimer, infarti e case semoventi. Per dirne solo alcune.

Ma tanto vale godersela lo stesso, l’esistenza, prima che l’onda ghiacciata del Lete lambisca il nostro piede fuggitivo – morale del poema di Goethe a cui allude il titolo del film, in svedese, Voi, i viventi. Gli attori sono tutti non professionisti e il film, tra questo e la peculiarità della struttura, ha faticato tre anni a trovare finanziamenti (fonte wikipedia), raccogliendo poi allori e monetine a Cannes 2007.

Tre scene estrapolate dal film per meriti vari di profondità e attualità sociale: razzismo, fondi di investimento e psichiatria – quest’ultima particolarmente memorabile.

Senza dubbio prima che vada in onda su rai tre, sapete dove andarlo a trovare. E se non lo sapete… sapevatelo.

Carlo


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